La notte di Ognissanti

Autore sconosciuto

"...dal tramonto all'alba protezione antica io invoco, ci benedicano i trapassati!"

La festa di Ognissanti è l'unico momento in cui "il mondo " si interessa alle streghe e al loro mondo, agli spiriti, ai folletti e alle creature della notte anche se purtroppo solo dal punto di vista meramente folkloristico e commerciale.

Uno dei simboli di Ognissanti meno conosciuti, è il forcone che si può usare come decorazione nelle feste durante la stagione del raccolto.

Ognissanti, Halloween, Samhain, Notte degli spiriti, Saven, All ows eve, Hallow E'en, per capirci qualcosa dobbiamo andare molto indietro nel tempo, infatti questa festa ha origini antichissime che possiamo recuperare da tre vie diverse, in primo luogo le tradizioni pagane, poi quelle cristiane e infine quelle americane.
Noi, alle ultime due, accenneremo solamente.

Torniamo indietro nel tempo, molto prima dell'Impero Romano e della nascita di Gesù di Nazareth, molto prima che a qualcuno venisse in mente di mettere le informazioni per iscritto.
C 'era una storia tramandata oralmente, ma il periodiche va dal 4000 prima di Gesù al 2000 dopo, è un periodo troppo lungo e gli inquinamenti della storia sono stati tanti e tali che risulta impossibile che i fatti si siano conservati intatti.

Possiamo teoricamente far risalire i primordi di questa festa al 4000 prima di Gesù e pensandoci un attimo, partecipare oggi ad Ognissanti significa prendere parte a festeggiamenti che hanno più di seimila.
Questo, per chi come noi volge lo sguardo alle più diverse tradizioni pagane, non stupisce poi tanto se pensiamo che tutto l'insieme di tradizioni, miti, rituali, abitudini, festeggiamenti, parole e gesti che comprendiamo sotto il nome di "stregoneria" sono stati sepolti sotto la cenere per millenni ma non sono mai morti attendendo tempi migliori per ritornare nel mondo dei vivi.

Siamo nel 4000 PdG

(Non riconoscendo Gesù di Nazareth come il Cristo, per convenzione e per intenderci sulla misura del tempo usiamo la dicitura "Prima" oppure "Dopo Gesù" ),

i popoli antichi dividono l'anno in sole due parti ovviamente riferiti ai due cicli più importanti della Terra.
Il primo, in Primavera, all'inizio di Maggio, si spingono gli animali domestici fuori dai recinti a pascolare nei campi aperti, il sole ha riscaldato la terra e dato vita alla vegetazione di cui gli animali si nutrono.
Si celebra Beltane è la metà dell'anno in cui la Terra e la Natura risplendono di magnificenza.
Il secondo, tra ottobre e novembre, è il periodo di Ognissanti, si riportano gli animali al chiuso poiché la terra si prepara al suo lungo letargo.

Dall'altra parte del mondo, secoli dopo, la storia di Ognissanti si ricollega anche agli antichi Celti, abitanti dell'Irlanda e della Britannia occidentale. Erano pastori e celebravano una festa del raccolto che durava circa tre giorni, festa di fine estate e cosa più importante del capodanno celtico.

Quindi un festeggiamento doppio che celebra da un a parte i defunti, dall'altra apre le porte al futuro.

Anche i romani avevano una festa del raccolto, la festa di Pomona, Dea dei frutteti e del bosco, celebrata il primo novembre.

Il cristianesimo e la meticolosa opera di assimilazione, fecero in modo di sovrapporre satana a Samhain, le fate furono trasformate in demoni con una ritoccatina al mito e un po' di acqua santa ed ecco che, nel mito della notte comparirono le streghe e l'inquisizione.

La prima celebrazione della festa di Ognissanti è attribuita a Papa Bonifacio IV che inaugurò il Tempio di  Roma, il Pantheon, consacrato come chiesa della santa vergine e di tutti i martiri il 13 maggio del 610 DGdN.

Questo giorno doveva servire a onorare i cristiani uccisi a causa della loro fede e che non avevano avuto nessun riconoscimento ufficiale per la loro devozione.

Benché la chiesa desiderasse che questo momento fosse dedicato alla preghiera mesta e alle usanza tranquille, i vigorosi celti continuarono a festeggiare con i loro falò e i loro riti divinatori.

Nel corso dei secoli, la festa raccolse varie tradizioni e ne abbandonò altre a seconda della complessa integrazione sociale dell'epoca e dei dettami religiosi.

Cos'è che ci fa pensare in tutto questo?

Che ogni cultura crea delle tradizioni  che riguardano la morte, che comprendono l'atto di onorare i defunti e il concetto di immortalità,  Samhain  fornì agli antichi pagani un modo per rapportarsi con il mistero del morire, oggi cerchiamo ancora di capire il concetto alla base e la natura della morte, quindi se impariamo qualcosa nello studio di queste antiche tradizioni è che gli antichi, indipendentemente da razza e cultura, credevano che la morte non fosse la fine di tutto.

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